Scopri cosa sono i presidi antincendio, quali sono e a cosa servono.
I presidi antincendio rivestono un ruolo fondamentale nel vasto e complesso scenario della sicurezza antincendio. La normativa a cui dobbiamo far riferimento è la UNI 9994-1, importante sia per la gestione che per la manutenzione dei presidi antincendio.
Presidio antincendio cos’è
Prima di immergerci nei dettagli tecnici, è essenziale comprendere cosa sia un presidio antincendio. I presidi antincendio sono l’insieme di strumentazioni e componenti degli impianti che mirano a garantire la sicurezza e a prevenire gli incendi. Questi presidi svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro gli incendi e devono essere sempre efficienti e manutenuti e tra essi l’estintore è di sicuro lo strumento più diffuso e più efficace.
Le misure di protezione antincendio hanno lo scopo di diminuire il danno. Si suddividono in: protezione attiva e protezione passiva. Nella prima c’è bisogno dell’azione o dell’intervento dell’uomo per azionare un impianto antincendio, nella seconda non è necessario l’intervento umano e si attua attraverso impianti manuali o automatici di controllo o estinzione (ad esempio gli sprinkler).
Quali sono i principali presidi antincendio
Esistono alcuni presidi antincendio che non hanno bisogno dell’intervento umano per azionarsi. Questi sono i presidi di protezione passiva. Possiamo elaborare un elenco con i principali presidi antincendio più utilizzati nei luoghi di lavoro:
estintori portatili e carrellati;
reti idranti antincendio;
porte tagliafuoco/resistenti al fuoco;
sistemi sprinkler;
impianti di rilevazione ed allarme incendio (IRAI);
sistemi di allarme vocale per gestione emergenza (EVAC);
sistemi di spegnimento ad estinguente gassoso;
sistemi per lo smaltimento del fumo e del calore naturali (SENFC) e forzati (SEFFC);
sistemi a pressione differenziale;
sistemi a schiuma;
sistemi a riduzione di ossigeno;
sistemi ad acqua nebulizzata (water mist);
sistemi di estinzione ad aerosol condensato.
Manutenzione presidi antincendio
La semplice presenza di presidi antincendio in un edificio non basta se non vengono regolarmente mantenuti e controllati. La normativa UNI 9994-1, aggiornata nel 2013, svolge un ruolo guida in merito alle azioni necessarie per la loro manutenzione. La norma stabilisce i protocolli per condurre controlli iniziali, sorveglianza, verifiche periodiche, revisioni programmate e collaudi sugli estintori antincendio, al fine di assicurarne l’efficienza. Si estende alla manutenzione regolare e straordinaria degli estintori antincendio sia portatili che su carrello, inclusi quelli progettati per combattere fuochi di classe D. Va precisato che non riguarda le attività di installazione degli estintori antincendio.
Come si svolge la manutenzione?
L’obiettivo principale della manutenzione è mantenere gli estintori efficienti per garantire il livello di protezione antincendio richiesto. La normativa identifica diverse fasi di manutenzione, ciascuna con specifici compiti e procedure. Analizziamole nel dettaglio:
controllo iniziale: questo primo controllo, avviato dall’azienda di manutenzione designata, ha l’obiettivo di verificare le condizioni degli estintori. È fondamentale assicurare che gli estintori siano funzionanti, leggibili, e che siano presenti tutti i documenti necessari, come l’etichetta e il libretto d’uso e manutenzione;
sorveglianza: la sorveglianza presidi antincendio implica un controllo visivo periodico delle attrezzature antincendio per accertarne la corretta disponibilità e accessibilità. Questo tipo di verifica può essere effettuato internamente all’azienda, sempre nel rispetto delle indicazioni fornite dalla normativa;
controllo periodico: questo controllo presidi antincendio richiede l’intervento di personale competente e prevede verifiche più approfondite, come il controllo della pressione e del peso degli estintori, oltre a esaminare eventuali anomalie tecniche;
revisione programmata: viene svolta da personale specializzato, mira a mantenere nel tempo l’efficienza degli estintori. Le operazioni variano a seconda del tipo di estintore e includono verifiche interne, controlli funzionali e sostituzioni di componenti essenziali;
collaudo: questa fase, condotta da manutentori esperti, ha l’obiettivo di verificare la stabilità del serbatoio o della bombola dell’estintore. La periodicità varia in base al tipo di estintore;
manutenzione straordinaria: quando la manutenzione ordinaria non riesce a garantire l’efficienza degli estintori, diventa necessaria una manutenzione straordinaria in linea con quanto stabilito dalla normativa.
Chiunque sia responsabile della manutenzione deve redigere e aggiornare un registro dettagliato delle attività svolte sugli estintori. Questo registro contiene informazioni fondamentali come i lavori eseguiti, lo stato attuale degli estintori e le azioni correttive intraprese.
Registro presidi antincendio
I presidi antincendio come vengono segnalati? Nel registro dei controlli antincendio, documento obbligatorio da conservare nelle aziende e in tutti gli ambienti lavorativi. Questo registro contiene dati fondamentali relativi alla sicurezza antincendio: costituisce una prova tangibile della presenza e della corretta manutenzione dei dispositivi antincendio sul luogo di lavoro.
È un requisito obbligatorio per tutte le attività produttive e può essere richiesto dagli enti di vigilanza, come i Vigili del Fuoco o i tecnici dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL). L’obbligo è stato introdotto dal dm 1 settembre 2021, in vigore dal 25 settembre 2022, coinvolgendo tutte le attività con almeno un dipendente (integrando quelle già soggette all’obbligo secondo il dpr 151/2011). Di conseguenza, anche le realtà lavorative più piccole devono tenere il registro antincendio.
Questo registro rappresenta uno strumento prezioso anche per il personale addetto alla manutenzione, consentendo una tracciabilità accurata: in caso di cambiamenti del personale incaricato dei controlli e della manutenzione, il documento garantisce un resoconto aggiornato delle verifiche e delle ispezioni effettuate. Grazie al software registro antincendio puoi compilare il tuo in maniera professionale e veloce, in base alle caratteristiche della tua attività e puoi collaborare in cloud con le figure interessate alla gestione, ispezione e sorveglianza dei dispositivi del registro antincendio, con la possibilità di condividere cartelle e informazioni specifiche per ogni utente.
Addetto presidio antincendio
Secondo il dm 2 settembre 2021, il datore di lavoro, dopo l’esito della valutazione rischi e sulla base delle misure di gestione della sicurezza in esercizio ed in emergenza, designa gli addetti al servizio antincendio, ossia lavoratori incaricati all’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta e gestione delle emergenze (ai sensi dell’art. 18 comma 1 lett. b dlgs 81/2008).
I lavoratori scelti devono effettuare regolari controlli di sorveglianza nei luoghi di lavoro finalizzati ad accertare l’efficienza delle misure di sicurezza antincendio. Devono seguire un corso di formazione adeguato all’incarico, diverso a seconda del livello di rischio presente in azienda (basso, medio o alto).
Gli addetti antincendio devono vigilare e segnalare eventuali anomalie delle attrezzature (es. estintori) o ostruzioni alle vie di esodo; devono, inoltre, avvertire i Vigili del fuoco in presenza di un incendio, interrompere le utenze, e attivare dove necessario i dispositivi antincendio. Devono intervenire subito per identificare l’emergenza, cercare per quanto possibile di limitare i danni e assistere i soccorsi esterni.
Nello specifico l’addetto antincendio:
attua le misure di prevenzione, anche utilizzando i presidi antincendio presenti;
assiste i soccorsi dei vigili del fuoco, fornendo tutte le informazioni utili circa gli occupanti e i presidi antincendio presenti;
controlla periodicamente i presidi antincendio.
L’importanza del tecnico manutentore antincendio
Il tecnico manutentore antincendio qualificato svolge un ruolo fondamentale nella gestione degli impianti antincendio. La sua responsabilità principale è la manutenzione e il controllo periodico degli impianti registrati nel registro antincendio. Il suo compito è garantire la conformità alle normative vigenti, possedendo competenze solide e aderendo ai requisiti stabiliti dal dm 1 settembre 2021.
Il processo per ottenere la qualifica richiede un percorso di formazione specifico, un esame di verifica dei requisiti e il rilascio dell’attestazione da parte del corpo nazionale dei vigili del fuoco. È importante mantenere aggiornate le competenze rispetto alle evoluzioni normative e tecniche.
Fonte:
https://biblus.acca.it/presidi-antincendio-cosa-sono-quali-sono-e-a-cosa-servono/