Fino agli anni ’90, l’amianto e i materiali contenenti amianto (MCA) hanno avuto un ampio utilizzo nel settore delle costruzioni in tutto il paese. Tuttavia, la loro presenza in opere e strutture realizzate in passato rappresenta un potenziale pericolo per la salute se le fibre vengono disperse nell’aria.
È fondamentale, quindi, rimuovere l’amianto e i materiali contenenti amianto, e durante questo processo di bonifica, è obbligatorio redigere un piano di lavoro amianto.
Questo piano deve essere redatto seguendo precise indicazioni normative per evitare sanzioni amministrative: D.Lgs. 81/08 (testo unico sicurezza), artt. 246-264, linee guida ex ISPESL, “Guida alla compilazione del piano di lavoro per la rimozione di materiali contenenti amianto” realizzata dal “Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro” dell’ASL 8 di Cagliari, Etc.
Per essere sicuro di compilare adeguatamente il piano di lavoro amianto senza rischiare di incorrere in sanzioni, utilizza il software per la redazione del piano lavoro amianto in linea con le norme di sicurezza.
Vediamo nel dettaglio cos’è il piano di lavoro amianto, i contenuti e come redigerlo secondo la normativa e le linee guida.
Piano di lavoro amianto: le norme del Testo Unico Sicurezza
Solo nel 1992 l’Italia ha bandito l’estrazione e l’uso dell’amianto, classificato come cancerogeno nel 1973; ci sono, tuttavia, numerosi siti industriali e civili ancora da bonificare.
Il Testo unico sulla sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008) dedica alla protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto il capo III del Titolo IX “Sostanze pericolose” e fornisce precise indicazioni sui rischi connessi all’esposizione amianto e sugli obblighi connessi: dà indicazioni al datore di lavoro in merito ai suoi obblighi, ad esempio di predisposizione di uno specifico piano di lavoro nelle attività di demolizione o rimozione dell’amianto.
In particolare, il D.Lgs. n.81/08 prevede:
all’art. 250, comma 1°, che prima dell’inizio di lavori che possano comportare il rischio di esposizione a fibre d’amianto, il datore di lavoro debba presentare una notifica all’organo di vigilanza competente per territorio;
all’art. 256, comma 2°, che il datore di lavoro, prima dell’inizio dei lavori, debba predisporre un piano di lavoro: copia di tale piano deve essere inviata all’organo di vigilanza, almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori.
Il piano di lavoro, redatto secondo le indicazioni dell’art. 256 del D.Lgs 81/08, è considerato Piano Operativo di Sicurezza (POS) redatto ai sensi dell’art. 89, comma 1°, lett. h) D.Lgs. 81/08 e all’allegato XV dello stesso decreto, esclusivamente per l’intervento di bonifica.
Piano di lavoro amianto: contenuti
Prima di iniziare qualsiasi lavoro di demolizione o rimozione dell’amianto da edifici, strutture, apparecchiature, impianti o veicoli, il datore di lavoro deve preparare un piano di lavoro, in cui include le misure per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori sul luogo di lavoro e proteggere l’ambiente esterno.
Il piano di lavoro deve indicare la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice.
Se le attività che vengono svolte sono attività di manutenzione che non implicano la rimozione (parziale o totale) dei materiali contenenti amianto, ma che possono comportare su di essi un’azione meccanica (che potrebbe intaccare l’integrità del manufatto e liberare fibre), il datore di lavoro deve presentare all’organo di vigilanza la notifica in conformità a quanto prescritto dall’art. 250 (es. lavori di sovracopertura di lastre in cemento-amianto).
In particolare, secondo l’art. 256 del D.Lgs. 81/08, il piano di lavoro amianto deve contenere informazioni su:
come rimuovere l’amianto o i materiali contenenti amianto prima della demolizione, a meno che non sia più sicuro lasciarli;
fornitura di dispositivi di protezione individuale ai lavoratori;
controllo dei rischi da esposizione all’amianto dopo i lavori;
misure di protezione e decontaminazione per il personale;
misure per proteggere terzi e smaltire i materiali;
azioni da intraprendere se i livelli di amianto superano i limiti di sicurezza;
dettagli sui lavori, inizio, durata prevista, luogo e tecniche utilizzate.
Una copia del piano deve essere inviata all’autorità di vigilanza almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori, a meno che non sia un’emergenza. Se l’autorità di vigilanza non richiede modifiche entro questo periodo, il datore di lavoro può procedere con i lavori.
L’invio del piano di lavoro sostituisce la necessità di altri adempimenti burocratici.
Il datore di lavoro deve inoltre garantire che i lavoratori o i loro rappresentanti possano accedere alla documentazione necessaria in qualsiasi momento. Pertanto, può essere estremamente utile far affidamento ad un software per la gestione dei documenti online che consente di creare un dossier digitale dei documenti e di condividerli con la massima sicurezza senza il rischio che vengano persi, modificati o cancellati.
Le linee guida per la redazione del piano di lavoro amianto
Di seguito riportiamo due documenti, dell’ASL Novara e di Cagliari, contenenti delle linee guida per la redazione del Piano di lavoro amianto.
Piano di lavoro amianto ASL Novara
Gli adempimenti previsti dal testo unico sulla sicurezza sono dettagliatamente illustrati nelle “Linee Guida per la redazione del piano di lavoro per la rimozione di amianto o materiali contenenti amianto” rese disponibili dal Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) dell’ASL di Novara.
Nelle linee guida sono raccolte:
notizie di carattere generale: ragione sociale ditta esecutrice e committente, nomina del responsabile tecnico con i requisiti posseduti, dati identificativi del luogo, tipo di edificio, durata dei lavori, numero di addetti, tipologia di addetti;
indicazioni per l’impresa esecutrice: misure di cui all’art. 253 del Testo Unico, eventuale valutazione del rumore, documentazione relativa all’avvenuta informazione, formazione dei lavoratori;
oggetto dei lavori: tipologia di lavoro, tipologia di materiale, condizioni del materiale, zone confinanti con lo stabile oggetto della rimozione, superficie complessiva delle lastre o il peso del materiale da rimuovere, prospetti dello stabile, delle strutture o dei manufatti contenenti amianto, segnalazione e protezione di eventuali aperture presenti sulla copertura, segnalazione di eventuali sottoservizi attivi, eventuale installazione di sottoponti, segnalazione di eventuali ostacoli posti sul pavimento, conformazione della copertura e pendenza;
tecniche lavorative: descrizione varie fasi lavorative, individuazione misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC, disegno esecutivo di eventuali ponteggi, dati sull’installazione delle opere provvisionali, indicazioni relative all’uso di scale, ponti mobili e reti di protezione, indicazioni relative alle tecniche lavorative, modalità di trasporto delle lastre dal tetto al piano di campagna, protezione della postazione di carico dei materiali sul tetto;
misure di protezione dei lavoratori: predisposizione idonea unità di decontaminazione ad uso esclusivo degli addetti, mezzi personali di protezione, iscrizione dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni nell’apposito registro, giudizio d’idoneità degli operatori per la specifica mansione di rimozione amianto;
problema dei rifiuti: indicazione del luogo in cui sarà conferito il materiale rimosso per lo smaltimento, nominativo della ditta autorizzata al trasporto dei rifiuti, quantità di materiale e tempo necessario al conferimento in discarica, documentazione di trasporto e smaltimento;
altre indicazioni: sicurezza dell’impianto elettrico, dati della ditta che eseguirà i successivi lavori di copertura del tetto.
Contenuti
Il documento illustra step by step tutte le informazioni che il piano deve contenerne e che sono di seguito riportate.
A – INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Specificare tutti i dati generali del cantiere.
B – OGGETTO DEI LAVORI
Specificare se trattasi di lavori di sostituzione, rimozione, demolizione o altro.
Specificare il tipo di materiale e precisamente se trattasi di:
lastre di copertura;
tubi o condotte, canne fumarie, pannelli;
cisterne, vasche di amianto;
altro.
Indicare le condizioni del materiale e precisamente se trattasi di materiale integro e ben conservato o materiale con rotture evidenti e/o crepe superficiali, materiale frantumato e sparso, materiale con fibre superficiali parzialmente distaccate dalla matrice cementizia.
Destinazione d’uso del fabbricato: inserire le fotografie (non in fotocopia) o disegni riportanti i prospetti dello stabile, delle strutture o dei manufatti contenenti amianto.
C – TECNICHE LAVORATIVE
Prima della rimozione, le due superfici delle lastre dovranno essere trattate con liquidi incapsulanti di colore evidente, come previsto dal D.M. 20.08.1999, specificando le caratteristiche di applicazione dell’incapsulante, indicando:
spessore film secco applicato;
quantità al m² applicata;
tempo di essiccazione.
L’incapsulante dovrà essere applicato mediante l’utilizzo di pompe a bassa pressione.
Le lastre rimosse dovranno essere rivestite da fogli di polietilene di adeguato spessore, direttamente sul piano del tetto, prima del trasporto a terra. Nel caso in cui ciò non fosse possibile dovrà essere data spiegazione in merito.
Le lastre dovranno essere rimosse evitando la loro frantumazione; per l’eliminazione degli ancoraggi non dovranno essere utilizzati trapani, flessibili o mole abrasive ad alta velocità.
Tutto il materiale rimosso dovrà essere etichettato a norma di legge.
Dovranno essere specificate le modalità di conservazione in loco delle lastre, prima del loro avvio alla discarica […].
Nel caso in cui sul piano di calpestio sotto alla copertura (sottotetto od altro) fossero presenti polveri o sfridi di materiale contenenti amianto, si dovrà procedere all’eliminazione degli stessi mediante aspiratore industriale con filtri assoluti.
D – MISURE DI PROTEZIONE DEI LAVORATORI
Dovrà essere predisposta idonea unità di decontaminazione ad uso esclusivo degli addetti, dotata di doccia e lavello con acqua calda/fredda, nonché di servizi igienici, adeguatamente riscaldata nella stagione fredda; l’acqua di scarico di doccia e lavello dovrà essere depurata tramite adatto filtro.
Ai lavoratori dovranno essere forniti mezzi personali di protezione, quali maschere con filtri di classe P3, tute monouso (sostituite ad ogni interruzione del lavoro e comunque tutte le volte che sia necessario, ad esempio in caso di deterioramento), guanti, ecc. (allegare schede tecniche).
Il datore di lavoro deve provvedere ad iscrivere i lavoratori esposti ad agenti cancerogeni, nell’apposito registro.
E – RIFIUTI
Dovrà essere indicato il luogo in cui sarà conferito il materiale rimosso per lo smaltimento, specificando se trattasi:
di impianto di deposito temporaneo (stoccaggio provvisorio);
discarica autorizzata.
Dovrà essere specificato il nominativo della ditta autorizzata al trasporto dei rifiuti.
Dovrà essere approssimativamente indicata la quantità di materiale (in m³ o Kg) ed entro quanti giorni sarà successivamente effettuato il conferimento in discarica.
Dovrà essere documentato l’avvenuto trasporto e smaltimento in idonea discarica del materiale rimosso.
Dovrà essere trasmessa la relazione annuale di smaltimento dell’amianto, come da modello unificato dello schema di relazione di cui all’art. 9, commi 1° e 3°, della legge 27.03.1992 n. 257, come previsto da Circolare del Ministero dell’Industria del 17 febbraio 1993, n. 124976 (pubblicato sulla G.U. n. 53 del 5 marzo 1993).
F – INDICAZIONI PER L’IMPRESA ESECUTRICE
L’art. 256, 4° comma, lettera c), del D.Lgs. n. 81/08 prevede che il piano di lavoro contenga le informazioni di dettaglio sulla verifica dell’assenza di rischi dovuti all’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro al termine dei lavori di bonifica. Tale verifica consiste nel visionare accuratamente l’area di cantiere, per accertare l’assenza di residui di materiale in cemento-amianto. Resta comunque inteso che durante i lavori di bonifica si dovranno adottare tutte le precauzioni volte ad evitare il danneggiamento dei manufatti interessati e si dovrà provvedere alla periodica pulizia del cantiere e delle zone di lavoro. La verifica verrà effettuata dall’impresa esecutrice.
Allegare la documentazione attestante l’avvenuta informazione, formazione dei lavoratori artt. 257 e 258 del D.Lgs. n. 81/08. Per quanto non espressamente indicato, dovranno essere seguite le disposizioni previste dalla normativa vigente in materia D.Lgs. 81/08, D.M. 06/09/94, ecc. Dovranno essere rispettate le modalità operative riportate nel piano di lavoro presentato, integrate da eventuali indicazioni rilasciate da questo servizio.
Clicca qui per scaricare le Linee Guida sul piano di lavoro amianto ASL Novara
Scarica un esempio di un piano di lavoro amianto pdf
Piano di lavoro amianto ASL Cagliari
Il Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro ASL n. 8 di Cagliari ha pubblicato una “guida alla compilazione del piano di lavoro per la rimozione di materiali contenenti amianto“.
La guida contiene tutti gli elementi che devono essere riportati nel piano di lavoro amianto:
A – INFORMAZIONI GENERALI
Ditta esecutrice dei lavori:
dati identificativi dell’impresa;
iscrizione nella categoria 10 dell’Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti;
generalità del rappresentante legale/datore di lavoro;
responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
medico competente;
responsabile del cantiere.
Committente (dati identificativi).
Durata presunta dei lavori (in giorni lavorativi).
Lavoratori addetti alle operazioni sui materiali contenenti amianto:
elenco nominativo;
certificati di idoneità specifica al lavoro;
documentazione attestante la formazione specifica.
B – NATURA DEI LAVORI
Tipo di lavoro da effettuare e tipo di materiali contenenti amianto su cui si deve intervenire.
Certificazione analitica (tipo di amianto, concentrazione nel manufatto, ecc.).
C – OGGETTO DEI LAVORI
Indirizzo del cantiere (località, via, numero civico).
Descrizione del sito:
abitazione, capannone, stabilimento, etc.
stato di conservazione
uso attuale e/o futura destinazione.
Descrizione del manufatto in amianto:
descrizione del manufatto da bonificare e del suo stato di conservazione;
posizione ed altezza dei manufatti rispetto al piano di campagna e a superfici strutturali praticabili facilmente e con sicurezza;
stima delle dimensioni (superfici, lunghezze) e/o del peso dei manufatti da rimuovere;
planimetrie;
documentazione fotografica relativa al sito e ai manufatti da bonificare.
Dal piano di lavoro deve risultare che:
nel sito e nel locale ove si interviene saranno presenti solo gli addetti alla bonifica;
chi dovesse trovarsi nelle sue immediate vicinanze, dovrà essere informato.
D – PROCEDURE OPERATIVE
Devono essere descritte:
le procedure di incapsulamento preliminare e di rimozione dei manufatti contenenti amianto, comprese le sequenze dei lavori, le tecniche impiegate e le attrezzature che verranno utilizzate;
inoltre deve essere precisato che:
verranno impiegate pompe a bassa pressione e comunque sistemi che non creino dispersione di fibre;
2. le procedure di movimentazione, raccolta e confinamento, (compresi eventuali sistemi e aree di stoccaggio provvisorio);
i mezzi utilizzati per la movimentazione e il trasporto a terra dei materiali rimossi (nei lavori in quota);
inoltre deve essere precisato che:
tutti i materiali contenenti amianto saranno smontati e movimentati in modo da preservarne l’integrità;
pannelli, lastre o comunque manufatti contenenti amianto non verranno stoccati in quota, a meno che non si utilizzi un solaio le cui caratteristiche lo consentano (resistenza, conformazione, accessibilità, etc.).
3. le modalità di pulizia del sottotetto, se presente, e dell’area di cantiere, prima e dopo i lavori;
inoltre deve essere precisato che:
l’effettuazione della pulizia sarà giornaliera e ogni qualvolta sia ritenuta necessaria;
si provvederà alla pulizia di eventuali canali di gronda o di altre parti strutturali ove si potrebbero accumulare fibre di amianto.
E – Misure di prevenzione e protezione
Allestimento del cantiere:
il piano di lavoro deve contenere informazioni su:
delimitazione dell’area di lavoro;
utilizzazione della dovuta segnaletica;
sigillatura delle bocchette dei sistemi di aerazione o condizionamento eventualmente presenti nei locali;
deve risultare dal piano di lavoro che le attrezzature, le opere provvisionali, gli impianti, le apparecchiature che verranno impiegate rispondono alle norme.
4. provvedimenti di difesa e prevenzione contro il pericolo di infortunio, relativi alla sicurezza del lavoro, con particolare riferimento ai rischi di caduta dall’alto anche per sfondamento di elementi strutturali, ai rischi dovuti all’uso di macchine e attrezzature, ai rischi di natura elettrica, ecc.
per i lavori in altezza devono essere previste e descritte nel piano di lavoro idonee opere provvisionali e se necessario dispositivi anticaduta (reti e/o cinture di sicurezza, ecc.);
la mancata adozione di opere provvisionali (ponteggi, ponti su ruote, ponti su cavalletti, passerelle, reti anticaduta, etc.) deve essere giustificata e motivata ed in questo caso dovranno essere indicate le misure alternative previste.
5. provvedimenti per la prevenzione e protezione relativi all’igiene del lavoro, in particolare:
precauzioni contro il pericolo di rilascio di fibre nell’ambiente e contro il conseguente rischio per lavoratori e non;
precauzioni previste nel caso di rischi relativi a rumore, vibrazioni, microclima, scarsa illuminazione, presenza di gas e polveri diverse dall’amianto;
elenco e caratteristiche dei dispositivi di protezione individuale previsti (allegare relative schede tecniche);
indicazioni sui sistemi di decontaminazione.
Dal piano di lavoro dovrà risultare che:
prima dell’inizio dei lavori verranno rimossi rifiuti, detriti, frammenti di materiali (compresi quelli contenenti amianto e simili) presenti nell’area di lavoro, adottando le precauzioni dovute (pulizia preliminare); verranno altresì spostati o, se ciò non è possibile, ricoperti con teli di plastica, mobili e attrezzature che potrebbero essere interessati da polveri di amianto.
saranno disposti sul pavimento teli di plastica nel caso in cui sul medesimo possano cadere detriti o possano depositarsi fibre di amianto.
N. B.: dovrà essere specificato che i teli usati per ricoprire i mobili e/o i pavimenti saranno smaltiti come materiali contenenti amianto.
si effettuerà il monitoraggio ambientale nei casi in cui sia possibile prevedere il raggiungimento di una concentrazione di fibre di amianto nell’ambiente superiore ai limiti consentiti dalla normativa vigente (rimozione di materiali compatti particolarmente degradati, di materiali friabili, all’interno di ambienti confinati, ecc.);
saranno messi a disposizione idonei servizi igienici e assistenziali (spogliatoi, docce, servizi igienici) destinati all’uso esclusivo da parte degli addetti alle lavorazioni, indicandone la localizzazione;
si provvederà alla decontaminazione del personale e delle attrezzature ad ogni fine turno o quando necessario, con idonee procedure e adatti mezzi (ad es. aspiratore portatile dotato di filtri assoluti).
F – SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
Nel piano di lavoro dovrà risultare:
la classificazione dei rifiuti prodotti;
l’ubicazione dell’eventuale deposito temporaneo;
le modalità di trasporto in discarica (con estremi delle autorizzazioni);
i dati e la localizzazione della discarica (con estremi delle autorizzazioni).
G – RESTITUIBILITÀ
Si ritiene che la certificazione di restituibilità per il sito bonificato, al fine del suo riutilizzo da parte di lavoratori, di cui al D.M. 06/09/94, non sia necessaria per lavori di rimozione di amianto in matrice compatta e in buono stato di conservazione.
Nel caso di manufatti o materiali in amianto in matrice friabile o anche compatta ma particolarmente degradati (cioè dove si potrebbero trovare concentrazioni medie di fibre di amianto aerodisperse nel locale bonificato superiori a 2 fibre/L) sarà invece necessaria la certificazione di restituibilità di cui al D.M. 06/09/94.
Al piano di lavoro devono essere allegati:
certificati analitici del materiale da rimuovere, ove necessario;
elenco lavoratori;
planimetria e sezioni e/o disegno schematico della struttura;
documentazione fotografica, se possibile;
schede tecniche di sicurezza dei prodotti usati;
documentazione tecnica dei D.P.I.;
documentazione attestante la formazione specifica dei lavoratori;
certificati di idoneità al lavoro degli addetti;
schede tecniche delle principali apparecchiature utilizzate (aspiratore, pompa, ecc.).
Clicca qui per scaricare le Linee Guida sul piano di lavoro amianto ASL Cagliari
Come redigere il piano di lavoro amianto con un software
Per la corretta elaborazione del piano di lavoro amianto da sottoporre agli organi di vigilanza, esiste un apposito software per la redazione del piano di lavoro amianto che consente di rispondere con semplicità ai contenuti minimi previsti dalla normativa.
Il piano di lavoro amianto redatto con questo strumento tiene conto delle indicazioni contenute:
nel D.Lgs. 81/08 testo unico sicurezza (artt. 246-264);
nelle Linee guida ex ISPESL;
nella “Guida alla compilazione del piano di lavoro per la rimozione di materiali contenenti amianto” realizzata dal “Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro ASL 8 di Cagliari;
nel “Piano di lavoro per la rimozione di coperture in cemento amianto” e nelle “Linee guida” distribuite dall’ASL 13 di Novara;
nelle Linee Guida di altre ASL provinciali che hanno dato indicazioni sulla compilazione del Piano di Lavoro Amianto mediante un’analisi di tutte le pubblicazioni ufficiali per fare una selezione organica dei dati richiesti.
Si dispone dunque di una serie di vantaggi quali:
disporre di un contenitore unico per gestire le misure di prevenzione e i DPI da adottare;
avere una guida accurata per la definizione dei contenuti del piano;
avere la possibilità di inserire immagini esplicative;
avere la certezza di seguire le diverse linee guida (varie ASL, ex ISPESL, etc.).
Il seguente video ti mostra come redigere il documento ed ottenere il documento PDF da stampare ad archiviare.