UNI ha pubblicato la norma sulle calzature di sicurezza per usi generali. I dettagli qui di seguito
Torniamo a parlare di dispositivi di protezione individuale nei luoghi di lavoro con una nuova norma sulle calzature di sicurezza. Ad occuparsene è stata la commissione dell’UNI “Sicurezza” attraverso il recepimento della EN ISO 20345. Il risultato è la:
UNI EN ISO 20345:2022 “Dispositivi di protezione individuale – Calzature di sicurezza“.
La sicurezza di chi lavora in un cantiere è obbligo morale e di legge passibile di gravi sanzioni penali, essa deve essere tutelata con la migliore progettazione che tenga conto di ogni adempimento prescritto a norma, ed è per questo che desidero suggerirti di provare il software per i piani di sicurezza che darà più valore al tuo lavoro in tal senso supportandoti con:
piani di sicurezza compilati con input guidato e configurati secondo le specificità del cantiere;
valutazione integrata dei rischi del cantiere;
progettazione della sicurezza del cantiere;
archivi di piani-tipo e analisi delle lavorazioni in continuo aggiornamento;
GANTT analitico e piano di coordinamento integrato all’analisi dei rischi;
aggiornamento e revisione dei piani di sicurezza in fase esecutiva.
La UNI EN ISO 20345:2022 sulle calzature di sicurezza
La norma specifica i requisiti di base e supplementari (facoltativi) per le calzature di sicurezza per usi generali. Include, per esempio, rischi meccanici, resistenza allo scivolamento, rischi termici e comportamento ergonomico.
La UNI EN ISO 20345:2022 specifica inoltre i requisiti:
delle calzature di sicurezza dotate di plantari personalizzati,
delle calzature di sicurezza personalizzate o delle calzature di sicurezza personalizzate fabbricate singolarmente.
Il documento NON tratta:
la proprietà dell’alta visibilità dovuta all’interazione con l’abbigliamento (per esempio, pantaloni che coprono le calzature);
le condizioni della zona di lavoro (per esempio, sudiciume, fango, ecc.).
Particolari rischi sono trattati in norme complementari specifiche per lavoro (per esempio calzature per vigili del fuoco, calzature ad isolamento elettrico, protezione contro lesioni dall’uso di seghe a catena, protezione da sostanze chimiche e da spruzzi di metalli fusi, protezione per motociclisti).
Nello specifico la norma definisce tre tipi di calzature come segue:
Tipo 1 – sono dotate di plantari personalizzati incorporati adattati alle esigenze del portatore;
Tipo 2 – calzature di sicurezza modificate dalla costruzione originale in modo da adattarsi ad un singolo utilizzatore;
Tipo 3 – calzature di sicurezza su misura costruite come un’unica unità in modo da adattarsi a un singolo utilizzatore.
Esistono inoltre le cosiddette calzature ibride “formate” o “montate”.
All’interno della UNI EN ISO 20345 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:
ISO 20344:2021 “Dispositivi di protezione individuale – Metodi di prova per calzature“;
ISO 22568-1 :2019 “Protezioni per piedi e gambe – Requisiti e metodi di prova per componenti di calzature – Parte 1: Puntali metallici“;
ISO 22568-2:2019 “Protezioni per piedi e gambe – Requisiti e metodi di prova per componenti di calzature – Parte 2: Puntali non metallici”
EN 13832-3:2018 “Calzature che proteggono dalle sostanze chimiche – Parte 3: Requisiti per calzature altamente resistenti alle sostanze chimiche in condizioni di laboratorio“.
La UNI EN ISO 20345:2022 sostituisce la UNI EN ISO 20345:2012.
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